Jovanotti sull’Amiata: fenomenologia del testimonial

Jovanotti sull’Amiata: fenomenologia del testimonial

Giovedì 18 Giugno 2020, tarda mattinata sonnecchiosa, il cielo non è quello che ti aspetteresti in questa stagione. 

All’improvviso una Pinarello rosa fosforescente emerge dal verde della faggeta, risalendo la lingua d’asfalto che finisce proprio in cima al Monte Amiata, a pochi metri dalla croce monumentale. Ci sono un una decina di persone ad aspettarla. Ma perché?

Perché in cima a quella appariscente bicicletta da corsa c’è nientepopodimeno che Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti!

Da qualche settimana ormai, uno dei re del pop italiano nell’impossibilità di replicare il grande tour delle spiagge estive del 2019 causa Coronavirus, si è fiondato in cima alla sella della sua bici girando un po’ ovunque.

Prima in Sud America, per un format lanciato da Rai Play: una coast to coast, dal Pacifico all’Atlantico, dal Cile all’Argentina. Da lì è poi tornato in madrepatria: dalle Ande agli Appennini, il contrario della storia raccontata da De Amicis in “Cuore”.

Poi, una volta rientrato, dalla sua base di Cortona, ha continuato a girare in sella alla sua due ruote a pedali: Siena, la Val d’Orcia, poi l’Amiata. Ovunque vada Jovanotti riesce a muovere le folle anche ai tempi dell’isolamento e del distanziamento sociale.

Ogni luogo visitato c’è una storia, una foto su Instagram, piovono migliaia di likes, migliaia di repost. I dati schizzano all’impazzata, le parole si indicizzano, anche i più inattivi sui social diventano social media manager generando trend topic.

Questa è la forza dei testimonial.

Da quando esiste la pubblicità, ogni offerta, ogni promozione sogna di essere citata o promossa da chi, per un merito o l’altro, ha un effetto trainante sulle folle.

Non è un effetto o un passaggio banale, è qualcosa di più, che si è reinventato con l’arrivo dei social e ora è influenzato anche dalle misure anti Covid-19.

In principio fu la Ferragni. Basterebbe dire questo per parlare di influencer. La Signora Fedez è la più conosciuta delle testimonial su Instagram, tutti se la contendono, chi riesce ad acchiapparla la ricopre d’oro, sicuro che il suo apporto farà altrettanto con il suo brand.

Questo vale per un po’ tutti i campi: cosmetica, calzature, abbigliamento e via dicendo, quasi senza fine. 

Nel nostro caso vale per il turismo. In un momento in cui si sta discutendo del ritorno ai piccoli borghi che fanno grande la nostra Italia, in un periodo in cui tutti parlano di “turismo di prossimità”, Jovanotti sta agendo come il migliore testimonial per questo tipo di marchio.

Perché, un suo fan, ma anche una semplice persona che lo conosce e basta, non dovrebbe sentirsi attratto, incuriosito, guardando le sue foto, leggendo le didascalie scritte sotto? Perché aziende, strutture ricettive, amministratori, persino gli abitanti dei luoghi che lui visita non dovrebbero “piacerlo” o ripostarlo scrivendo: “se lo dice anche @lorenzojova di venire sul #monteamiata !”, “fate come @lorenzojova, venite a trovarci!” ? 

Dovrebbero e basta, dopotutto, è questo che dovrebbe provocare un testimonial.

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